Completo 1902-1908 ca.

Completo composto da giacca e gonna in panno di lana color grigio decorati con passamaneria di seta, pizzo e bottoni in cordoncino, sartoria Frederick Bosworth, Londra, 1902-1908 circa, collezione Camilla Colombo.

Contesto storico

Il primo decennio del Novecento si apre con l’ingresso in campo di grandi innovazioni artistiche e tecnologiche maturate nel tessuto socioculturale del XIX secolo che convergono nell’Esposizione Universale di Parigi del 1900.

A sfidare lo storicismo in ambito architettonico è l’opera di Otto Wagner che, assieme a Victor Horta e Hector Guimard, segna la definitiva affermazione dell’art nouveau. Sul piano politico l’incrinatura della stabilità europea, alimentata dalle rivalità economiche e dai conflitti politici tra le grandi potenze, provoca un crescente senso di disagio ben interpretato in ambito culturale da Sigmund Freud con la pubblicazione de L’interpretazione dei sogni e della Psicopatologia della vita quotidiana. Nel 1901, mentre in Inghilterra termina la stagione di Queen Victoria e si proclama l’ascesa al trono di Edoardo VII, gli Stati Uniti eleggono presidente Theodore Roosevelt. In Occidente l’ottimismo della Belle Époque è amplificato da importanti conquiste tecnologiche che accelerano il ritmo della vita: dalla prima trasmissione radiofonica e telegrafica di immagini fotografiche alla sempre più reale possibilità di volare concretizzatasi nel 1903 grazie ai fratelli Wright. Nello stesso anno Marie Curie e Henri Becquerel vincono il premio Nobel per le loro ricerche sul radio e Albert Einstein inizia a elaborare la teoria della relatività mettendo in discussione i pilastri della scienza tradizionale. Nel 1907 Pablo Picasso dipinge Les demoiselles d’Avignon, universalmente riconosciuto come il manifesto del Cubismo, e Louis Lumière incanta il mondo con la fotografia a colori. Dall’altra parte del mondo la guerra russo-giapponese si conclude con la vittoria del Giappone e crescenti manifestazioni di sciopero in Russia. Il quadro politico di inizio secolo è contraddistinto da un sentore bellico ulteriormente acuito dal crescente interesse dei governi europei verso una politica coloniale che si fa sempre più audace.

Informazione tecnica

Tema donna

La donna nella dimensione domestica a inizio Novecento

La socialità femminile negli ambienti aristocratici e borghesi fino alla fine dell’Ottocento è legata principalmente alla dimensione del salotto, palcoscenico delle relazioni sociali e culturali, insieme a teatri e circoli, in cui spesso si giocano anche le sorti delle nazioni. La donna è una figura centrale nella vita domestica, deve possedere quelle caratteristiche che la rendono una “buona padrona di casa” virtuosa e casta per poter ambire a un matrimonio, formare una famiglia e dedicarsi ad allevare numerosi figli.

Nelle famiglie borghesi deve essere efficiente, semplice e attenta all’economia domestica per custodire e preservare il patrimonio familiare evitando di mostrare grande interesse per la vita pubblica e le attività politiche. L’arte del ricamo e l’esercizio musicale sono considerati passatempo tranquilli e ammirabili per le donne borghesi. Ben diverso è quel che accade alla donna nell’ambiente della classe operaia. La crescente industrializzazione e affermazione del lavoro in fabbrica sebbene abbia condotto la donna al di fuori delle mura domestiche continua a relegarla, compiuto il suo lavoro, alla dimensione della casa, nel faticoso equilibrio del ruolo di moglie, madre e lavoratrice. Il rigore della vita sociale si rispecchia nell’abbigliamento femminile fino all’inizio del Novecento costringendo ancora il corpo in rigide strutture che, seppur alleggerite, inibiscono ancora il movimento. Il graduale cambiamento avviene con l’affermazione del pensiero liberale e la conseguente scesa in campo di donne di varie estrazioni sociali che lottano per l’affermazione dei loro diritti.